Argomento: Facebook
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Offese nella chat whatsapp non sono aggravate della pubblicità (Cass. 37618/23)Una chat Whatsapp è, per le sue caratteristiche ontologiche, uno strumento di comunicazione che raggiunge esclusivamente i soggetti iscritti: offese non sono quindi aggravate dalla pubblicità.
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Bodyshaming su Facebook: è reato (Cass. 2251/23)Senza contestualità di possibilità di replica c'è diffamazione, e il bodyshaming è reato.
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Furto di identità evita condanna per diffamzione solo se .. (Cass. 39805/22)Decisioni
Conflitto politico e post Facebook satirico (Cass. 28948/22)Critica politica legittima toni aspera satirici; per condanna non vi è necessità di tracciare IP.
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Stalking anch per molestie indirette ad amica (Cass. 26456/22)Per lo stalking possono rilevare anche comunicazioni di carattere molesto o minatorio dirette a destinatari diversi dalla persona offesa se c'è consapevolezza che vittima ne venga informata.
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Screenshot è prova (Cass. 24600/22)Screenshot è prova, anche se fatto all'insaputa degli altri partecipanti alla chat.
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Ministro che dice le solite stronzate e giudici comunisti: è reato (Cass. 15555/22)Diffamatorio e vilipendioso scrivere su Facebook che il Minsitro dice le solite stronzate e che gudici sono tutti comunisti.
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Emoticon dell'escremento, è diffamazione (Trib. Verona, 107/22)Uso di emoticon sottosta ai limiti in generale previsti per il diritto di critica e di manifestazione del pensiero.
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Stalking: stato d'ansia non è smentito da foto felici (Cass. 111/22)Atti persecutori richiedono un perdurante e grave stato di ansia o l'alterazione significativa delle proprie abitudini di vita.