Argomento: diritto di critica

Nessuna lesione all'onore o alla reputazione quando si diffondono notizie di interesse pubblico vere.

Sindacalista che critica datore di lavoro e ipotizza comportamenti penalmente rilevanti non commette reato di diffamazione.

Il nostro ordinamento ha uno dei propri capisaldi nel principio della libera manifestazione del pensiero, "pietra angolare del sistema democratico" (Corte Costituzionale 19. 02. 1965, n. 9; 17. 4.

Nonostante la fine del regime fascista, sono sopravvissute associazioni e organizzazioni politiche che, come Forza Nuova, si ispirano a questa ideologia e che, come nel caso in esame, pretendono di…

"Lei dice solo stronzate" durante una riunione scolastica lede l'onore e il decoro perchè tende non ad una critica aspra, ma a squalificare la persona.   L?

La stampa svolge un ruolo essenziale in una società democratica: non deve superare certi limiti, che dipendono in particolare dalla tutela della reputazione e dei diritti altrui, ma le spetta…

Bugiardo all'amministratore in una assemblea condominiale: non è reato. 

Le critiche in un procedimento giudiziale non sono reato solo se riguardano in modo diretto e immediato l'oggetto della controversia ed abbiano rilevanza funzionale per le argomentazioni poste a sostegno della propria tesi.

Chi decide di affacciarsi sulla "piazza mediatica" con modalità tali da offrire alla fruizione del pubblico anche episodi della propria vita privata, diviene, per ciò stesso, un personaggio pubblico e deve accettare che il giudizio (e la critica) investano anche quei fatti della sua sfera personale.

La libertà di manifestazione del pensiero si caratterizza per il fatto di essere controvertibile, di produrre discussione, dissenso, dialettica delle idee.