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Decisioni

Società vince se il processo è giusto, non per la condanna (US Supreme Court, Brady, 1963)

La società vince non solo quando i colpevoli sono condannati, ma quando i processi penali sono equi.

 

Decisioni

Assistenza difensiva è necessità per processo equo, non lusso (US Supreme Court, Gideon, 1963)

In un sistema penale retto dal principio accusatorio, chiunque sia troppo povero per assumere un avvocato, non può avere la garanzia di un processo equo se non gli viene fornito un avvocato.

Decisioni

Albero avvelenato? Frutti della perquisizione avvelenati (US Supreme Court, Mapp, 1961)
Tutte le prove ottenute mediante perquisizioni e sequestri in violazione della Costituzione federale sono inammissibili in un processo penale in un tribunale statale.

Decisioni

Plagio: incostituzionale perchè indeterminato (Corte Costituzionale, 96/1981)

Plagiare qualcuno non può essere reato per impossibilità di distinguere fra soggezione e persuasione.

Decisioni

Denunziare a mezzo stampa la pericolosità della diga Vajont non è reato (Tr. Milano, 1960)
La sentenza di assoluzione per Tina Merlin, autrice dell'articolo «La Sade spadroneggia, ma i montanari si difendono »: la giornalista usan­do del diritto di cronaca, si è legittimamente limitata a…

Decisioni

Confessione estorta dopo interrogatorio estenuante, condanna annullata (US Supreme Court, Watts vs Indiana, 1949)

Il requisito di accuse specifiche, la loro prova al di là di un ragionevole dubbio, la protezione dell'accusato da confessioni estorte attraverso qualsiasi forma di pressione poliziesca, il diritto a una pronta udienza davanti a un magistrato, il diritto all'assistenza di un avvocato, che deve essere fornita dal governo quando le circostanze lo rendono necessario, il dovere di avvisare un accusato dei suoi diritti costituzionali -- queste sono tutte caratteristiche del sistema accusatorio e manifestazioni delle sue esigenze.

Decisioni

Libertà di parola, salvo che crei pericolo univoco e attuale (US Supreme Court, Scheck, 1919)

Libertà di parola non è senza limiti, persino negli Stati Uniti. 

Decisioni

Cannibalismo inammissibile per la legge umana? (Mignonette, 1884)

Un uomo che, per sfuggire alla morte per fame, ne uccide un altro allo scopo di mangiarne la carne, è colpevole di omicidio anche se al momento dell'atto si trova in circostanze tali che crede e ha ragionevoli motivi per credere che ciò offra l'unica possibilità di preservare la sua vita.

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