Argomento: povertà

La situazione di indigenza non integra la scriminante dello stato di necessità se non c'è pericolo attuale e dell'inevitabile.

Se risulta uno stato di indigenza dell'imputato, il giudice della cognizione, deve valutare se vi siano elementi che consentono di dubitare della capacità di risarcire il danno.

Non ottemperare all'espulsione è reato salvo che il migrante versi in condizioni oggettive che rendano estremamente difficoltoso l’adempimento ovvero in ostative situazioni, soggettive e personali, di grave e pressante condizionamento psicologico.

Il diritto alla protezione umanitaria non può essere riconosciuto per il semplice fatto che lo straniero versi in non buone condizioni economiche o di salute.

Il disagio abitativo no basta per poter occupare: bisogna dimostrare l'indisponibilità di servizi sociali e alle altre istituzioni pubbliche di assistenza.