Materie
Lo Studio legale Canestrini, fondato nell'Ottocento dall'Avv. Alessandro Canestrini (1839 - 1894), mette a disposizione professionisti qualificati operanti in tutti i settori del diritto penale, del diritto del lavoro e del diritto civile.
Diritto penale
Storicamente siamo conosciuti per la nostra competenza nel diritto penale. Ci occupiamo da sempre del cosiddetto "diritto penale nero" o carcerario (delitti concernenti sostanze stupefacenti, i delitti di lesioni, omicidio, rapina, ricettazione, estorsione, violenza sessuale, ..), trattando ovviamente anche i "crimini da colletti bianchi" (corruzione, concussione, riciclaggio, reati ambientali , ..), con particolare attenzione al diritto penale tributario (ed al correlato tema di indagini finanziarie fiscali), settore a sè. Serve aiuto? Contatta Nicola Canestrini, Manuela Biamonte, Giuseppe Sambataro o Irene Iannelli.
Diritto penale internazionale
Lo studio è in grado di fornire assistenza qualificata sia nel campo della cooperazione giudiziaria tradizionale (estradizione) che nell'ambito della cooperazione giudiziaria nell'Unione Europea basata sul principio del mutuo riconoscimento (mandato di arresto europeo). Serve aiuto? Contatta Nicola Canestrini o Irene Iannelli.
Diritto civile
Lo studio offre naturalmente assistenza giudiziale e stragiudiziale anche nei settori del diritto civile.
Per quanto riguarda il contenzioso, vengono trattate materie quali successioni ereditarie, obbligazioni e contratti, diritto immobiliare e tavolare, responsabilità e risarcimento danni sia di natura contrattuale che extracontrattuale, diritti reali e usucapioni. Il team offre assistenza anche in materia di recupero del credito e procedure esecutive.
Lo studio offre altresì tutela nell'ambito del diritto di famiglia (separazioni, divorzi, relative modifiche delle condizioni, affidamento e mantenimento dei figli nati fuori dal matrimonio), coprendo anche le materie di competenza del Tribunale per i Minorenni. Siamo attivi anche in materia di volontaria giurisdizione, quali amministrazioni di sostegno, tutele e curatele, procedimenti di rilascio di certificati ereditari.
Serve aiuto? Contatta Federico Massara o Stefania Franchini.
Diritto amministrativo e responsabilità erariale
Lo studio fornisce assistenza e rappresentanza anche davanti alla Corte dei Conti ed in alcuni settori del diritto amministrativo (ammonimenti, immigrazione, autorizzazioni di polizia).
Serve aiuto? Contatta Giuseppe Sambataro.
.. e come si fa difendere i criminali (pedofili, spacciatori, ..)?
E' una domanda che viene rivolta spesso all'avvocata/o penalista.
La risposta - come spesso accade - è complessa, e perdipiù dipende molto dalla sensibilità di ciascuno, ed è dunque impensabile spiegarlo in poche righe.
Qualche spunto per una riflessione.
E' riconosciuto in sede sovranazionale che "tale è l'importanza annessa ai diritti della difesa in una società democratica, che il diritto ad una assistenza legale effettiva deve essere garantito in tutte le circostanze" (Corte europea dei diritti dell'Uomo, Grande Camera, 2 novembre 2010, Sakhnovskiy contro Russia); difendere un imputato non significa identificarsi con esso, "lawyers shall not be identified with their clients or their clients' causes as a result of discharging their functions" (United Nations Basic Principles on the Role of Lawyers, 1990).
Un'avvocata o un avvocato penalista, infatti non difende il crimine o il criminale, ma i diritti (di tutte/i).
La nostra Costituzione all'articolo 24, secondo comma, afferma in maniera perentoria che il diritto di difesa è un diritto inviolabile (un diritto umano o fondamentale, si direbbe oggi).
La nostra Corte Costituzionale ha evidenziato come la necessità di assicurare il diritto di difesa non possa essere sacrificata per esigenze di altra natura, che possono essere la speditezza o l'accelerazione del processo.
Merita peraltro di essere sottolineata, e lo fa lo stesso articolo 24 della Costituzione, la stretta correlazione che sussiste tra esercizio del diritto di difesa e cosiddetta assistenza tecnica, nell'esercizio di questo diritto di difesa, e cioè la necessità che nell'esercitare le proprie ragioni in giudizio la parte sia sempre assistita da un avvocata/o.
Ed è talmente sensibile la nostra Carta costituzionale circa l'esigenza di assicurare una difesa tecnica in giudizio alle parti che lo stesso articolo 24 impone allo Stato di prevedere per l'assistenza giudiziaria dei non abbienti, cioè delle persone economicamente svantaggiate, istituti che assicurino il patrocinio in giudizio a spese dello Stato.
Del resto, la presunzione di innocenza impone di considerare innocenti chi viene accusata/o fino a condanna irrevocabile: come potrebbe dunque l'avvocato rifiutare una difesa sulla base solo dell'accusa (che è cosa diversa dalla sentenza)?
Ciascuna/o ha dunque il diritto ad essere difeso, nell'interesse della stessa collettività (che ripugna o dovrebbe ripugnare processi sommarie, caccia alle streghe, condanne emesse a poche ore dai fatti a mezzo stampa, ..) e per la piena attuazione dello Stato di diritto, presupposto di ogni società democratica.
