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Messa alla prova per adulti: un vademecum

14 maggio 2020, Carlotta Capizzi e Nicola Canestrini

Sospensione del processo penale con messa alla prova per adulti: un vademecum

 

In sintesi

Per chi è indagato o imputato in un processo penale dal 2014 in Italia è possibile estinguere i reati con pena massima fino a 4 anni di reclusione, chiedendo che il giudice sospenda il procedimento penale e mettendolo alla prova, cioè dando una possibilità di evitare la condanna a chi rinuncia a difendersi, se vengono rispettate alcune condizioni.

.. e in pratica?

L'indagato o imputato deve :

1. scegliersi un ente convenzionato e ottenere la lettera di disponibilità

Importante: l'ente dove svolgere i lavori socialmente utili deve essere convenzionato con il Tribnale.

L'elenco è pubblicato online sul sito del Ministero della giustizia, come ad esempio l'elenco degli enti convenzionati con il Tribunale di Rovereto e quello degli enti convenzionati con il Tribunale di Trento.

L'ente deve poi rilasciare una dichiarazione di disponilità (fac simile in calce); purtroppo la legge non specifica molti dettagli (non prevedendo ad es. il monte ore minimo e massimo per caiscun reato), ragione per la quale alcuni tribunali hanno fissato dei protocolli (qui quello di Rovereto).

2. fornire la documentazione all'avvocato su situazione familiare (stato famiglia), lavorativa (ultima busta paga) e abitativa (contratto di locazione, ..)

3. firmare la istanza di messa alla prova (fac simile).

 

Cos'è la MAP?

La sospensione del procedimento con messa alla prova (d’ora in avanti messa alla prova/ MAP) è un procedimento speciale descritto dagli artt. 464-bis ss c.p.p., introdotto nell’ordinamento italiano dalla L. n.67, 28.04.2014; è un procedimento di tipo consensuale, quindi è discrezione dell’indagato/imputato farne richiesta e quest’ultima può anche non venire accolta dal giudice.

Il procedimento ha come scopo quello di estinguere il reato puchè l'indagato o imputato:

  1. risarcisca i danni derivanti dal reato (ove possibile),
  2. elimini le conseguenze dannose o pericolose derivanti dal reato,
  3. svolga un periodo di lavori di pubblica utilità presso un ente autorizzato
  4. accetti il controllo del servizio sociale.

Lo scopo della norma è quello di evitare di aggravare la situazione di sovraffollamento delle carceri e assicurare il raggiungimento del fine rieducativo della pena tramite il compimento, da parte dell’indagato/imputato di un periodo di lavori di pubblica utilità e di un percorso di rieducazione e risocializzazione.

Chi può accedere MAP?

La possibilità di accedere alla sospensione con messa alla prova non è incondizionata ma sottostà a una serie di requisiti, oggettivi e soggettivi.

La richiesta di map, non solo deve essere avanzata personalmente dall’indagato/imputato o da un suo procuratore speciale ma:

  • può essere avanzata solo per reati puniti con la pena pecuniaria, con quella detentiva fino a 4 anni ovvero per i reati rientranti fra quelli previsti dall’art. 550 c.p per cui è possibile la citazione diretta a giudizio. Si noti che la pena di riferimento è quella edittale massima prevista in astratto dalla norma incriminatrice, le Sezioni Unite[1] hanno specificato che non rilevano né circostanze, di alcun tipo, del reato, né la continuazione;
  • La MAP non può essere richiesta da chi sia stato dichiarato delinquente o contravventore abituale, professionale o per tendenza, da chi si sia visto revocare la sospensione per messa alla prova, da chi ne abbia usufruito ma abbia terminato il periodo di prova con esito negativo, ovvero da chi ne abbia già usufruito una volta.

Quando si deve presentare la richiesta di sospensione?

La richiesta di sospensione per messa alla prova si può presentare sia durante le indagini preliminari[2] che dopo l’esercizio dell’azione penale.

In questo ultimo caso la richiesta deve presentarsi: entro le conclusioni dell’udienza preliminare, entro l’apertura del dibattimento in caso di giudizio direttissimo o nel procedimento con citazione diretta a giudizio, nell’atto di opposizione nel caso di decreto penale di condanna, entro 15 giorni dalla notifica del decreto di giudizio immediato.

Si noti che in caso di rifiuto della richiesta, questa si può riproporre fino all’apertura del dibattimento.

Cosa deve contenere la richiesta di sospensione per messa alla prova?

La richiesta di sospensione del procedimento per messa alla prova deve contenere, oltre all’indicazione delle generalità del soggetto richiedente e gli estremi del procedimento penale entro cui viene richiesta, il programma di trattamento elaborato d’intesa con l’ufficio penale di esecuzione esterna (c.d. UEPE) o, al limite, la richiesta inoltrata all’UEPE di elaborazione del programma.

Quest’ultimo prevede le modalità di coinvolgimento dell’imputato per attuare il suo reinserimento sociale, nonché le prescrizioni comportamentali e gli altri impegni specifici che l’imputato si assume al fine di elidere o attenuare le conseguenze del reato e risarcire il danno, nonché le prescrizioni attinenti al lavoro di pubblica utilità ovvero all’attività di volontariato che l’indagato/imputato dovrà svolgere e le, eventuali, condotte volte a promuovere la mediazione con la persona offesa.

La richiesta può anche essere incompleta, quindi mancare di uno (o più) degli elementi sopra menzionati, tuttavia è, ovviamente, consigliabile presentare una richiesta il più completa possibile per aumentare le possibilità che tale richiesta venga accolta.

Il procedimento di ammissione alla MAP

Un volta compilata e firmata la istanza da parte dell'intereessato, il difensore deve inoltrare all’Ufficio Esecuzione penale esterna (UEPE) la richiesta di sospensione (fac simile), allegando tutte le informazioni utili riguardo a:

  • risarcimento danni, ove possibile;
  • eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato;
  • disponibilità di un ente pubblico per lo svolgimento dei lavori di pubblica utilità;
  • disponibilità alla mediazione con la persona offesa dal reato, ove possibile.

Le condizioni possono essere adempiute anche nel corso del periodo di prova (ad es. il risarcimento del danno può essere pagato anche a rate durante il procedimento).

Dopo che il Tribunale avrà verificato la ammissibilità dell'istanza (in una prima udienza), fisserà una successiva udienza (la seconda normalmente dopo circa 6 mesi) per la quale l’UEPE elaborerà un programma di trattamento che dovrà essere presentato al giudice affinché lo approvi tramite ordinanza, sospendendo il procedimento penale per un massimo di due anni, in attesa che l’indagato/imputato esegua tutte le prescrizioni contenute all’interno del programma di trattamento predisposto dall’UEPE.

Il giudice ha potestà discrezionale sulle condizioni, e non è vncoalrto alle porposte dell'UEPE; tendenzialmente però dvrebbe esserci uniformità fra giudici (qui la tabella del Tribunale di Trento).

Con l’ordinanza il giudice stabilisce il termine entro cui le prescrizioni e gli obblighi del programma di trattamento devono essere eseguiti, termine che è prorogabile una sola volta, su esplicita richiesta dell’indagato/imputato.

Il mancato rispetto di tutte le prescrizioni può essere causa di revoca della sospensione, ed il processo continuerà.

L’ordinanza viene trasmessa all’UEPE che prende in carico l’indagato/imputato per il periodo di svolgimento del programma di trattamento e che, a fine programma, elabora una relazione conclusiva. E' necessaria la MASSIMA collaborazione con il personale dell'UEPE (e in caso di imposibilità a rispettare gli appuntmanetoi o impegni va fatta una richiesta tempestiva e per iscritto di rinvio).

Al termine della sospensione viene fissata una ulteriore udienza (cioè la terza) entro la quale, il giudice, verificato l’esito positivo della prova (quindi l’adempimento alle prescrizioni del programma di trattamento), anche tramite la relazione conclusiva elaborata dall’UEPE, dichiara estinto il reato.

Nel caso in cui, al contrario, il programma di trattamento non dovesse risultare positivamente concluso, il giudice dispone con ordinanza che il processo riprenda dal momento antecedente a quello in cui è stato sospeso per la MAP.

 

FAC SIMILE LETERA DI DISPONIBILITA' MAP

Spettabile

Ente Convenzionato

Tribunale di _______

nome ente convenzionato

richiesta di lettera di disponibilità per svolgimento lavori di pubblica utilità  in programma MAP

 Egregio responsabile,                                      

                                       scrivo la presente per richiedere la cortese trasmissione della lettera di disponibilità per svolgere lavori di pubblica utilità ai fini della sospensione del processso pe rmessa alla prova, eventualmente  indicando la data a partire dalla quale vi è disponibilità di posti.

 A disposizione per ogni eventuale chiarimento dovesse occorrere ai recapiti celualre _________ e mail ____________, porgo i miei migliori saluti.

 Data firma

 (NB alcuni enti richiedono che la richiesta sia firmata da un legale)

  

 

 

 

 

 

[1] Cassazione Penale, Sezioni Unite, 31.03.2016, n. 32672.

[2] In caso di presentazione della richiesta durante le indagini preliminari, la richiesta va presentata alla cancelleria del giudice per le indagini preliminari, il quale la trasmette al pm per un parere obbligatorio; tuttavia è prassi che una copia della richiesta venga depositata alla cancelleria del pm. Nel caso in cui il pm dia parere positivo, lo stesso pm trasmette parere e fascicolo al giudice, che fissa udienza in camera di consiglio, dandone avviso alle parti e alla persona offesa, la quale ha diritto di essere citata e sentita e che può esperire ricorso per cassazione in caso di sua estromissione.